La Legge di Stabilità 2024 ha confermato i requisiti pensionistici del comparto sicurezza per il triennio 2023-2026.
Requisiti per la pensione di anzianità
Per accedere alla pensione di anzianità, i dipendenti del comparto sicurezza devono soddisfare uno dei seguenti requisiti:
- 40 anni di servizio utile, con un’età anagrafica di almeno 57 anni;
- 41 anni di servizio utile, con un’età anagrafica di almeno 58 anni;
- 42 anni di servizio utile, con un’età anagrafica di almeno 59 anni;
- 43 anni di servizio utile, con un’età anagrafica di almeno 60 anni.
Requisiti per la pensione di vecchiaia
Per accedere alla pensione di vecchiaia, i dipendenti del comparto sicurezza devono soddisfare i seguenti requisiti:
- 60 anni di età, se appartenenti al ruolo degli agenti, al ruolo dei sovrintendenti e al ruolo dei commissari;
- 63 anni di età, se appartenenti al ruolo dei vicecommissari e al ruolo dei dirigenti;
- 65 anni di età, se appartenenti al ruolo dei dirigenti generali.
In tutti i casi, è prevista una finestra mobile di 12 mesi tra la maturazione del diritto a pensione e l’effettiva decorrenza del primo assegno pensionistico.
Coefficienti di trasformazione
I coefficienti di trasformazione sono utilizzati per calcolare l’importo della pensione contributiva. Essi aumentano all’aumentare dell’età anagrafica, in quanto si tiene conto dell’intervallo potenziale che va dal momento della pensione dell’interessato al suo decesso.
Per il triennio 2023-2026, i coefficienti di trasformazione sono i seguenti:
Età anagrafica | Coefficiente di trasformazione |
---|---|
57 anni | 4,270% |
60 anni | 5,577% |
63 anni | 6,395% |
65 anni | 7,074% |
Conclusione
I requisiti pensionistici del comparto sicurezza per il triennio 2023-2026 rimangono invariati rispetto al triennio precedente. I dipendenti del comparto sicurezza possono accedere alla pensione di anzianità con 40 anni di servizio utile, con un’età anagrafica di almeno 57 anni, oppure alla pensione di vecchiaia con 60, 63 o 65 anni di età, a seconda del ruolo di appartenenza.