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730 Precompilato, al via la dichiarazione

A partire dal pomeriggio di martedì 2 maggio, sarà possibile consultare le dichiarazioni precompilate fornite dall’Agenzia delle Entrate, mentre a partire da giovedì 11 maggio sarà consentito accettare, modificare e inviare il modello 730 e il modello Redditi. La scadenza per l’invio del modello 730 sarà il 2 ottobre per coloro che lo inviano direttamente tramite l’applicazione web e il 30 novembre per chi utilizza il modello Redditi precompilato.

In merito alla delega, sarà possibile assegnare la compilazione della dichiarazione precompilata a un parente o a una persona di fiducia, accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia e concedendo la delega per l’utilizzo degli altri servizi online di interesse. Ciò sarà utile per coloro che, pur avendo le credenziali per accedere all’area riservata, non hanno familiarità con le funzionalità web o non possono gestirle autonomamente. In alternativa, sarà possibile autorizzare la persona di fiducia mediante una videochiamata con un funzionario delle Entrate.

Per accedere alla dichiarazione precompilata, i requisiti rimangono gli stessi degli anni precedenti. In generale, il modello 730 precompilato è predisposto per i contribuenti che, nell’anno d’imposta precedente, hanno percepito redditi da lavoro dipendente e assimilati.

Il numero di dati trasmessi all’Agenzia quest’anno supera 1,3 miliardi di unità, con oltre un miliardo di questi dati riguardanti spese sanitarie. Seguono premi assicurativi, certificazioni uniche di lavoratori dipendenti e autonomi, bonifici per ristrutturazioni, dati relativi agli interessi passivi sui mutui e spese scolastiche.

Il modello 730 è conveniente perché il contribuente non deve effettuare calcoli e riceve il rimborso dell’imposta direttamente nel proprio stipendio o nella pensione. Nel caso in cui il contribuente debba versare delle somme, queste verranno trattenute dalla retribuzione o dalla pensione.

Per quanto riguarda i controlli, se il modello 730 viene presentato senza modifiche, non saranno effettuati controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili. Se il contribuente ha apportato modifiche, i controlli verranno eseguiti solo sui documenti che ne hanno determinato tali. In presenza di modifiche sostanziali, i controlli documentali saranno effettuati nei confronti del Caf o del professionista che ha presentato la dichiarazione.

Per quanto riguarda rimborsi, trattenute e pagamenti, a partire dal mese di luglio, il datore di lavoro o l’ente pensionistico deve effettuare i rimborsi relativi all’IRPEF e alla cedolare secca o trattenere le somme o le rate dovute a titolo di saldo e primo acconto relativi all’IRPEF e alla cedolare secca, di addizionali regionali

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