Il 30 gennaio 2023, l’INPS ha pubblicato il messaggio n. 430 che fornisce le prime istruzioni operative relative alla nuova prestazione di anticipazione ordinaria del Trattamento di fine servizio (TFS) e del Trattamento di fine rapporto (TFR) a carico della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. La prestazione, disponibile per un triennio, integra le tipologie di anticipazione TFS/TFR attualmente in vigore.
L’INPS ha fornito le prime indicazioni in merito ai requisiti di accesso e alle modalità di presentazione delle domande relative alla prestazione. Possono richiedere l’anticipazione del TFR o TFS i pensionati e i cessati dal servizio iscritti alla Gestione e che hanno diritto a una prestazione non ancora interamente erogata per i relativi importi maturati, disponibili e non ancora esigibili.
La prestazione consente agli iscritti alla Gestione di anticipare la fruizione dell’intero ammontare dell’importo del maturato e non liquidato o di una parte dello stesso, senza dovere attenderne l’esigibilità e l’erogazione nei termini previsti dalla normativa vigente, a fronte della cessione del corrispondente trattamento. Sull’anticipazione è applicato un tasso di interesse fisso pari all’1%, e di una ritenuta dello 0,50% a titolo di ristoro per le spese di amministrazione.
La domanda di anticipazione del TFS/TFR deve essere trasmessa, a pena di inammissibilità, esclusivamente in via telematica, a partire dal 1° febbraio 2023, accedendo alla scheda prestazione presente sul portale istituzionale. Nel modulo di domanda, il richiedente deve specificare se il finanziamento è richiesto per l’intero ammontare del TFS/TFR o per un importo minore, e se parte della somma richiesta è già assoggettata a cessioni o vincoli, per l’ammontare effettivamente disponibile.
Se sei un pubblico impiegato e sei interessato all’anticipazione del TFR o TFS, non perdere l’opportunità di leggere il 14010_Messaggio-numero-430-del-30-01-2023 e di presentare la tua domanda a partire dall’1 febbraio 2023.