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Decreto lavoro: di quanti euro aumentano gli stipendi dal 1º maggio

Il governo Meloni ha annunciato l’emissione di un decreto lavoro che prevede un nuovo taglio al cuneo fiscale. In particolare, il taglio del cuneo fiscale si concentrerà sulle retribuzioni lorde con tetto di 35.000 euro e entrerà in vigore da luglio a novembre, con un aumento medio mensile stimato tra 80 e 100 euro in busta paga. Tuttavia, va sottolineato che questo taglio è una tantum e varrà solo per il periodo di luglio-novembre anziché per gli otto mesi originariamente previsti dal governo. L’intervento si somma ad altre riduzioni del cuneo fiscale già previste dalla manovra e in vigore dal gennaio scorso.

Secondo le simulazioni dello studio De Fusco Labour & Legal riportate dal sole 24 ore, il taglio del cuneo fiscale produrrà benefici per i lavoratori dipendenti con una retribuzione lorda annua fino a 25.000 euro e 35.000 euro. Ad esempio, per un lavoratore con una retribuzione annua di 25.000 euro, la riduzione del 4% del cuneo fiscale produrrà un beneficio di 54,87 euro, portando il vantaggio totale a 96,03 euro mensili per i 5 mesi di durata dell’una tantum. Il taglio del cuneo fiscale darà quindi un beneficio a tutti i lavoratori dipendenti con una retribuzione annua inferiore a 35.000 euro.

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