Aumenti in busta paga 2023: scopri le cifre!

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha recentemente comunicato le modalità di pagamento per i dipendenti del pubblico impiego gestiti tramite il sistema NoiPA. Queste modalità riguardano gli aumenti in busta paga derivanti dall’innalzamento del taglio del cuneo fiscale.

Decreto lavoro: di quanti euro aumentano gli stipendi dal 1º maggio

Il governo Meloni ha annunciato l’emissione di un decreto lavoro che prevede un nuovo taglio al cuneo fiscale. In particolare, il taglio del cuneo fiscale si concentrerà sulle retribuzioni lorde con tetto di 35.000 euro e entrerà in vigore da luglio a novembre, con un aumento medio mensile stimato tra 80 e 100 euro in busta paga. Tuttavia, va sottolineato che questo taglio è una tantum e varrà solo per il periodo di luglio-novembre anziché per gli otto mesi originariamente previsti dal governo. L’intervento si somma ad altre riduzioni del cuneo fiscale già previste dalla manovra e in vigore dal gennaio scorso.

Monetizzazione del congedo ordinario non fruito: requisiti e modalità per richiederla

La monetizzazione del congedo ordinario non fruito è un beneficio previsto dalla legge per chi non ha potuto godere dei giorni di congedo a causa di malattia sopraggiunta. La possibilità di monetizzare il congedo ordinario non fruito è stata introdotta con la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea, che ha stabilito il diritto alla percezione dell’indennità finanziaria spettante per ferie non godute a causa di malattia sopraggiunta prima del pensionamento avvenuto a domanda.

Certificazione unica 2023⠀

La Certificazione Unica 2023, necessaria per la dichiarazione dei redditi, può essere scaricata dall’applicazione nella sezione Stipendiale > Certificazioni del portale NOIPA. Se, dopo il download, viene visualizzato un messaggio di errore che indica che il file non è momentaneamente disponibile, significa che i lavori sono in corso e la certificazione sarà disponibile entro le prossime 48/72 ore lavorative.

“Protesta delle Forze di Sicurezza: Pensionati di Serie B. Scopri i motivi della loro battaglia per una pensione equa”

L’Inps discrimina i pensionati della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria rispetto ai loro colleghi delle altre forze dell’ordine, come i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, gli ex Forestali e i vigilanti di istituti privati. Infatti, ai poliziotti viene applicata un’aliquota pensionistica del 2,33%, inferiore rispetto alla percentuale del 2,44% che viene applicata alle altre forze dell’ordine. Questo porta a una differenza di migliaia di euro nelle pensioni dei poliziotti e ad un vantaggio finanziario per le casse statali di milioni di euro.